La Germania si aggiudica ancora il primo posto tra i Paesi Ue per quanto riguarda la produzione di caffè tostato nel 2019 con 572.000 tonnellate, pari al 31% della produzione totale dell’Unione Europea. L’Italia è al secondo posto, con 508.000 tonnellate (28%), davanti alla Spagna (143.000 tonnellate, 8%), Paesi Bassi (136.000 tonnellate, 7%), Francia (133.000 tonnellate, 7%) e Svezia (91.000 tonnellate, 5%). Questi sei Stati membri hanno prodotto l’86% della produzione totale dell’Ue di caffè tostato. A comunicarlo è Eurostat comunicando che nel 2019, nell’Ue, sono state prodotte oltre 1,8 milioni di tonnellate di caffè, il 3% in più rispetto a 10 anni fa. La produzione di caffè ha avuto un valore di circa 10 miliardi di euro, pari a circa 4,1 chilogrammi per abitante nel 2019. Dal report economico emerge inoltre nel 2019 che l’Ue ha importato 3.0 milioni di tonnellate di caffè dall’estero, il 14% in più rispetto a 10 anni fa. Il valore delle importazioni è stato di 7,5 miliardi di euro. La maggior parte del caffè importato nel 2019 da Paesi extra Ue è arrivato da due Paesi: Brasile (932.000 tonnellate importate nell’Ue, pari al 31% del totale delle importazioni extra-Ue) e Vietnam (673.000 tonnellate, 22%).
Nella classifica di settore seguono poi Honduras (221.000 tonnellate, 7%), Colombia (166.000 tonnellate, 6%), Uganda (145.000 tonnellate, 5%), India (137.000 tonnellate, 5%), Perù (113.000 tonnellate, 4%), Etiopia e Svizzera (entrambe 80.000 tonnellate, 3%) e Indonesia (77.000 tonnellate, 3%). Le importazioni sono arrivate principalmente in Germania (1,1 milioni di tonnellate importate, pari al 37% del totale delle importazioni extra-Ue) e in Italia (604.000 tonnellate, 20%).
fonte Ansa