Starbucks intende distinguersi come il marchio che si impegna di più nel suo settore a ridurre l’inquinamento dell’atmosfera; già si impegna da anni a usare il più possibile risorse rinnovabili nella sua catena di produzione. Il nuovo piano dell’azienda punta ad arrivare a impatto zero di carbonio entro il 2030.
Per farlo sono diverse le misure da adottare nell’ambizioso progetto come: iniziative per ripopolare foreste in zone di piantagioni di caffè; lavorare con i coltivatori per ridurre l’uso dei fertilizzanti e il consumo d’acqua nelle piantagioni; distribuire alberi particolarmente resistenti al clima. Inoltre è previsto un programma d’acquisto di compensazioni delle emissioni di carbonio, nell’ambito in cui non sia possibile tagliarle del tutto.
La misurazione delle emissioni nocive provocate dall’industria del caffè è una nuova area nella lotta al cambiamento climatico. Ora più che mai, con consumatori consapevoli dell’impatto ambientale del settore industriale e favorevoli a un’economia sostenibile, è richiesto una maggiore attenzione da parte delle aziende sul luogo da cui proviene il caffè e sul modo in cui viene coltivato.
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