L’assemblea dei soci di illycaffè ha approvato il Bilancio 2020 con un utile netto di 5 milioni e un margine operativo lordo (Ebitda adjusted) di 57,7 milioni. Grazie all’impennata nei consumi a casa (+21%) e all’e-commerce (+39%), l’azienda produttrice di caffè triestina ha parzialmente compensato il calo di fatturato (-14% a 446,5 milioni) che la pandemia ha determinato nel segmento fuori casa a causa delle chiusure di bar e ristoranti in Italia e nel resto del mondo.
Salgono del 30% le vendite nei supermercati italiani, anche grazie alle performance delle capsule compatibili in alluminio, a fronte di una crescita del mercato del 10 per cento. “Abbiamo affrontato la pandemia con solidi fondamentali, una chiara visione del valore della marca e un deciso impegno sulla digitalizzazione del business“, ha commentato il Ceo Massimiliano Pogliani.
Secondo l’amministratore delegato “l’incessante orientamento alla sostenibilità, che ha trovato ulteriore conferma nel recente conseguimento della certificazione B Corp, rappresenta un’altra pietra miliare nel percorso di miglioramento continuo“.
Il gruppo guarda al futuro con ottimismo, grazie anche alla “accelerazione della campagna vaccinale internazionale e alla progressiva risoluzione dalla pandemia che restituirà ai consumatori e alle aziende una nuova normalità e ulteriori opportunità di crescita“, sostiene Pogliani.
Il piano di crescita è già in atto. Non appena riprenderanno le attività dell’out of home, mentre il commercio elettronico continua a svilupparsi, illycaffè prevede “una crescita futura molto più forte“. A causa dell’emergenza sanitaria l’azienda ha dovuto chiudere 44 punti vendita, 186 bar e 39 shop in circa 40 Paesi, per la maggior parte in franchising.
fonte: Corriere della Sera
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