Semplicemente aprendo una porta, invitando qualcuno a prendere un caffè o sorridendo a uno sconosciuto si potrebbe ispirare migliaia di atti di gentilezza in più al giorno: questo suggeriscono i dati raccolti dalla ricerca One Poll* voluta da Julius Meinl, uno dei marchi di caffè più antichi d’Europa. In occasione del suo 160° anniversario, l’azienda accende i riflettori sui semplici atti di gratitudine e i momenti più significativi per le persone oggi, rivelando che dire “grazie” è uno dei gesti più potenti che si possano fare.
La gratitudine è ‘trasmissibile’
In media, le persone vengono ringraziate 11 volte durante una giornata tipo, in Italia dalle 5 alle 7 volte e, a loro volta, continuano a ringraziare altrettante persone nello stesso giorno. Per ogni “grazie” ricevuto si crea, infatti, un effetto moltiplicatore che può far sentire meglio amici, familiari, colleghi e persino sconosciuti.
Sentendo la parolina magica, il 90% degli intervistati nei quattro Paesi è più propenso a ringraziare gli altri durante la giornata, la media italiana è leggermente più alta, arrivando vicino al 100% con un 96%. A dimostrazione di quanto questa parola incida per i singoli, l’87% degli italiani si ricorda con precisione quando è stato ringraziato l’ultima volta da uno sconosciuto.
La differenza in un piccolo gesto
Dare e ricevere gratitudine va anche oltre le parole. I gesti quotidiani come sorridere, abbracciare o invitare qualcuno a prendere un caffè sono davvero atti che possono cambiarci la giornata. In media il 79% dei quattro paesi presi in esame afferma che invitare qualcuno a prendere un caffè sia un ottimo modo per esprimere gratitudine, mentre in Italia il gesto più votato è l’abbraccio, con il 58%. Ma in ambito lavorativo, anche da noi è il rituale del caffè a farla da padrone in fatto di gratitudine: per il 64% offrire un caffè sul posto di lavoro è addirittura più significativo di una mail di ringraziamenti dal capo (21%).
Gratitudine: in aumento dopo il Covid-19
La pandemia ha influito anche su questo fronte, rendendoci forse più sensibili: il 61% degli italiani dichiara che ringrazia più spesso oggi uno sconosciuto rispetto all’epoca pre Covid-19, perché si rende conto che i piccoli gesti possono fare una grande differenza. Ma ancora, in ufficio 2 su 3 (66%) ammettono di non sentirsi ringraziati a sufficienza, in linea con la media dei quattro paesi (67%), eppure il 42% degli italiani sarebbe molto più produttivo con un grazie detto in più (la media dei paesi è addirittura del 65%).
Quali le categorie di lavoratori più ringraziate giornalmente secondo i dati della ricerca? Sicuramente in Italia vincono baristi e camerieri, con il 60% contro una media del 46% tra Austria, Croazia, Italia e Romania. In Romania e Austria sono gli educatori infantili i più ringraziati, rispettivamente al 61% e al 53%, mentre in Croazia è l’operatore ecologico (59%).
Julius Meinl festeggia il suo 160° compleanno ringraziando tutti coloro che hanno saputo dire grazie con un sorriso, un abbraccio o un caffè e dà il via all’iniziativa ‘Say Thank You’ – un caffè sospeso in 200 locali sparsi in tutta la Penisola nel mese di maggio.
Grazie da Julius Meinl!
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