Gilberto, ci racconti qualcosa sulla storia del gruppo REPA e della recente acquisizione
«Il Gruppo REPA nasce nel 2018 dall’unione delle aziende GEV, LF, EPGC, Atel e CCS e diventa uno dei gruppi leader nella distribuzione di ricambi in Europa.
Il nome REPA deriva dalla radice latina “reparare” che significa “riparare”. È comprensibile a livello internazionale e sta a significare la dedizione a supportare l’attività dei nostri clienti. Tutti i nostri servizi sono rigorosamente progettati per rendere rapido, facile e conveniente il loro lavoro.
Tra i nostri maggiori punti di forza ci sono sicuramente la presenza globale, possiamo quindi spedire in modo capillare in 24 ore; la disponibilità a magazzino molto ampia e dettagliata; la facile ricerca dei pezzi di ricambio sui nostri webshops; i solidi rapporti di collaborazione con i costruttori di attrezzature.
A gennaio 2022 il gruppo REPA è stato acquisito da PT Holdings, il gruppo statunitense leader nella distribuzione di parti di ricambio e manutenzione per il settore della ristorazione. REPA Group e Parts Town sono da sempre due realtà geograficamente lontane ma accomunate dallo stesso DNA.»

Pensiamo adesso al mondo del caffè fra attrezzature bar, ricambi e accessori. Com’è stato il 2022?
«Noi trattiamo oltre 50 marchi, principalmente italiani, di macchine caffè professonali, pur avendo anche ricambi per macchine super automatiche, come Dr Coffee, Jura e Breville/Sage. Negli ultimi due anni ci siamo anche focalizzati sui ricambi e sugli accessori per le macchine caffè “da casa”. Certamente perché sappiamo che il mondo delle caffetterie ha sofferto in maniera pesante i lockdown dei precedenti anni e quindi la ricerca di un buon caffè si è spostata all’interno delle mura domestiche. Ma la crescita più importante l’abbiamo vista nei prodotti per “baristi wannabe”».
Cosa s’intende con “barista wannabe”?
«È un termine per indicare i baristi “home-made” che vogliono produrre un caffè di qualità attraverso accessori da poter usare in casa, anche avvalendosi di macchine semi professionali. Parliamo di filtri di precisione, doccette, pressini e tutti quegli strumenti che si trovano al bar ma che – negli ultimi due anni – si possono trovare anche nel proprio ambiente domestico. Il Gruppo REPA ha sviluppato un catalogo di accessori per baristi professionali di circa 1500 articoli. In considerazione della crescita di questo specifico target abbiamo anche definito delle attività di marketing mirate: teniamo molto alla comunicazione e all’ascolto, per noi il caffè non è solo estrazione della caffeina, ma è fashion, design, cultura e conoscenza».
Barista come figura cardine di un mondo in continua evoluzione. Cosa vedete in questi professionisti dietro al bancone?
«Il barista è il cuore di un’attività di ospitalità. Il barista è il punto d’incontro della tecnica, della conoscenza, della competenza e del prodotto. Noi consideriamo la figura del barista come una galassia attorno a cui ruota un mondo d’idee, manualità e di estro creativo. In Italia non è ancora una figura molto apprezzata, ma all’estero è una professione riconosciuta e remunerata».

Cos’è la linea “Ribelle Lab”?
«La linea Ribelle Lab è stata pensata per baristi estroversi e creativi con idee innovative e non convenzionali, è stata realizzata raccogliendo tutti i suggerimenti ricevuti dal mercato e dai professionisti del settore. È una linea di prodotti in continua evoluzione, un work-in-progress costante che ha l’ambizione di raggiungere i professionisti attenti alla qualità dei prodotti, allo stile e alla praticità.»
Le novità per il 2023, nuove filosofie lavorative e nuovi strumenti: di cosa avranno bisogno le caffetterie?
«Riteniamo che la formazione professionale sia ciò di cui l’intero comparto avrà sempre più bisogno perché attraverso la formazione dei baristi e degli operatori del settore sulle materie prime, sulle tecniche e sulle lavorazioni è possibile fornire un’esperienza sensoriale ottimale e di alta qualità. Quindi crediamo che tutti noi dovremmo lavorare sempre di più con umiltà e formare la filiera a migliorarsi ogni giorno».