Abbiamo intervistato Giorgio Mosca, Senior Area Sales Manager di IMF, Quando nasce l’azienda e che percorso ha intrapreso per essere oggi così affermata nel suo settore?
«IMF nasce nel 1994. Si specializza in progettazione, produzione e realizzazione di torrefattrici, da impianti completi a soluzioni innovative per tutto il processo di tostatura del caffè. Oggi IMF si riconosce perché adotta un approccio competente e professionale, fatto di esperienza sul campo e conoscenza dei processi produttivi in tutte le loro forme. Il nostro approccio si basa soprattutto sulla continua ricerca per fornire ai clienti le soluzioni migliori».
Qual è l’obiettivo di IMF?
«Per noi tradizione e innovazione sono due aspetti fondamentali. I nostri obiettivi sono quelli di far conoscere la tecnologia che contraddistingue una torrefattrice IMF, fornire supporto e soluzioni in grado di soddisfare sia clienti con torrefazioni artigianali sia quelli con maggiori esigenze produttive, come le torrefazioni industriali».
Cosa differenzia le macchine IMF da quelle dai competitor?
«La più grande differenza tra le torrefazioni classiche e le nuove torrefazioni IMF è che quelle classiche sono dotate di due bruciatori: uno per produrre l’energia necessaria per la torrefazione e un altro per ridurre le emissioni. Tutte le torrefattrici IMF sono dotate di un solo bruciatore, sia i modelli di taglia industriale sia in quelli di più piccola capacità, particolarmente adatti per torrefazioni artigianali di qualità e per la tostatura di specialty coffee».
Parliamo dell’energia. È un tema delicato oggi, molto sentito dal pubblico e, naturalmente, dal pianeta
«Sì, senza dubbio. Il tema dell’energia oggi è al centro dell’attenzione di tutti perché non si tratta solo di cercare di cambiare i nostri stili di vita per ridurre gli sprechi ma soprattutto di pensare e trovare soluzioni innovative al fine di rendere i processi produttivi più sostenibili. Quindi il vero obiettivo è quello di cercare di sostituire progressivamente energia prodotta attualmente tramite combustibili fossili con forme di energia rinnovabili».
Esistono ancora degli ostacoli nel settore energia-caffè?
«Nel settore produttivo dell’industria del caffè, come d’altronde in ogni altro settore dell’industria alimentare, esiste il problema dell’energia, non solo nel processo di tostatura ma anche nei paesi d’origine dove si svolge la lavatura, l’asciugatura e tutto ciò che concerne la filiera produttiva. Anche se attualmente non ci si può esimere dal non utilizzare combustibili fossili per generare il calore nei processi produttivi di capacità industriali esistono bruciatori modulanti, tecnologicamente avanzati che consentono un’ottimizzazione della combustione al fine di ridurre i consumi».
Quali soluzioni ha trovato IMF per ovviare il problema, o almeno ridurlo?
«La IMF investe continuamente nella ricerca di sistemi e tecnologie innovative come ad esempio il ricircolo di aria calda pulita che attraverso una camera di combustione a doppia funzione è in grado di generare l’energia necessaria per il processo di torrefazione e ridurre le emissioni allo stesso tempo, garantendo tuttavia un notevole risparmio energetico e un’importante riduzione dei costi di produzione».
Ci sono delle altre idee che sembrano essere oggi la soluzione a questi problemi?
«Ad oggi ci sono altre idee che sembrano essere la soluzione, come ad esempio l’utilizzo di fonti di energia diverse. Nello specifico l’impiego dell’energia elettrica risulta conveniente solo per le macchine di piccola taglia»