Attualità

L’importanza della pulizia delle attrezzature 

Gianfranco Carubelli, amministratore delegato di Asachimici S.n.c ci racconta l’importanza della pulizia delle attrezzature e come si sta muovendo l’azienda per una maggiore consapevolezza degli operatori.

Sciacquare filtro e portafiltro, gruppi e campana non basta. Si può pulire una pentola sporca di grasso solo con acqua? Di certo no, occorre un detergente che rimuova lo sporco. Lo stesso deve avvenire con la macchina espresso e il macinacaffè sulle parti che entrano in contatto con il caffè dove si depositano i grassi che questo contiene e che reagendo con l’ossigeno dell’aria, irrancidiscono. Tuttavia è importante rimuoverli con appositi prodotti per evitare di trasmettere il loro sentore sgradevole in una tazza di caffè



Asachimici s.n.c nel 1961 mise a punto PulyCaff, il primo prodotto per rimuovere lo sporco della macchina da caffè, e le sue parti accessorie, come filtri e portafiltri. Questo’anno in occasione del SIGEP 2023 abbiamo intervistato Gianfranco Carubelli amministratore delegato della storica azienda. 



Perchè è importante la pulizia delle attrezzature per il settore caffetteria? 

Tempo fa nel mondo della caffetteria non è che non fosse importante il discorso della pulizia, ma piuttosto non era sentito, perchè nessuno ne ha mai parlato. Tutti seguivano la classica storiella della nonna, di non lavare la moka,  per cui non andando a pulire la moka non si puliva nemmeno la macchina espresso. Ma la pulizia è fondamentale se vogliamo sentire il gusto particolare del nostro caffè e non dobbiamo permettere ad altri gusti di arrivare al nostro cervello e nascondere il gusto puro del caffè. La pulizia delle attrezzature alimentari è importante, soprattutto perchè da studi fatti in questi anni abbiamo rilevato che l’irrancidimento, cioè l’ossidazione dei grassi avviene molto velocemente, e addirittura in 22 ore l’olfatto umano riesce a distinguere un prodotto ossidato da un prodotto che non lo è. Secondo la nostra ricerca in azienda abbiamo constatato che una macchina pulita ti da la possibilità di fare assaggi di fare prove e di vendere meglio il proprio prodotto.  Il nostro titolare è il signor cliente, il quale ci paga e noi dobbiamo offrigli il meglio del nostro servizio. 



Nel numero cartaceo di Coffeetoday uscito in occasione del Sigep si parla Puliday, cos’è e cosa  prevede questa iniziativa? 

Il Puliday è nata da un’idea che abbiamo avuto all’interno dell’azienda, confrontandoci un pò tutti, in quanto c’era la necessità di interagire con i baristi. Bell’idea ma difficilmente realizzabile, perché la platea è molto vasta per cui abbiamo pensato di fare noi dei corsi per le aziende in particolare per le torrefazioni che vogliono elevare il ruolo dei loro venditori. In un corso di 4 ore riusciamo a spiegare l’utilizzo ottimale dei prodotti e ancora più spiegare il perchè dobbiamo  utilizzare questi prodotti. Con i Puliday iniziamo a far conoscere i prodotti e a far capire, l’acqua da usare. Riusciamo a spiegare a tutti questi professionisti il perchè devono pulire e come vanno utilizzati al meglio i prodotti per non creare spreco. 



Come si aderisce a questa iniziativa? 

Si aderisce scrivendo a info@asachimici.com e manifestando il proprio interesse ad aderire a questa iniziativa, grazie ai nostri formatori interni che io chiamo brand ambassador, riusciamo a trasmettere tutta una serie di conoscenze utili durante queste giornate formative



Nel campo della sostenibiltà ambientale avete pensato a dei prodotti che tutelano l’ambiente? 

Sicuramente, ci abbiamo pensato da diverso tempo, per questo abbiamo creato delle formulazioni alternative, una linea “green” come indicato sui nostri prodotti e la chiamiamo così per renderla più appetibile.

In questa linea i tensioattivi, devono essere biodegradabili al 90% e noi addirittura utilizziamo dei prodotti che anziché derivare da fonte non rinnovabile, come il petrolio, derivano da vegetali, come canna da zucchero e radice di cicoria. Queste industrie primarie riescono a sintetizzare i tensioattivi derivanti da fonti rinnovabili, questo per me è già un buon passo per dare di più.

Oggi siamo molto orgogliosi anche perchè stiamo cambiando radicalmente i nostri contenitori. La bottiglia è un flacone tutto in plastica, però iniziamo fin da oggi a utilizzare plastica riciclata al 30% e se l’industria ci verrà incontro arriveremo a flaconi con il 100% di plastica riciclata. E  penso che anche questo sia un buon contributo all’ecologia.