Venerdì i prezzi del caffè hanno chiuso moderatamente al ribasso, con la robusta che è scesa da un livello record (rispetto ai numeri del 2008). Una ripresa del dollaro venerdì ha innescato lunghe pressioni di liquidazione nei Futures sul caffè dopo che l’indice del dollaro ( DXY00 ) è rimbalzato dai livelli minimi delle ultime 5 settimane e si è spostato al rialzo. I prezzi del caffè sono scesi venerdì anche a seguito del rapporto di Bloomberg secondo cui i più grandi produttori di caffè del mondo stanno ritardando gli acquisti di chicchi dal Brasile, esaurendo le ultime scorte accumulate durante la pandemia e attendendo prezzi più bassi.
Una posizione lunga eccessiva da parte dei Fondi di Futures robusta potrebbe fornire carburante per eventuali pressioni di liquidazione lunghe. Il rapporto settimanale Commitment of Trader (COT) di venerdì ha mostrato che i fondi hanno aumentato le loro posizioni lunghe di caffè robusta di 1.517 nella settimana terminata il 13 giugno arrivando a 46.051, il valore massimo da 17 mesi.
I prezzi continuano ad avere supporto dal mercato fisico
Un calo costante delle scorte di caffè arabica ICE continua a sostenere i prezzi. Venerdì, le scorte di caffè arabica monitorate dall’ICE sono scese al minimo da più di 6 mesi a quota 545.327 sacchi.
La robusta ha il supporto dell’aumento della domanda da parte dei torrefattori che stanno sostituendo l’arabica con la più economica robusta nelle miscele di caffè destinate al dettaglio per controllare i costi di produzione e proteggere i consumatori dall’inflazione.
La forza del Real brasiliano ha un effetto rialzista sui prezzi del caffè, mentre il Real giovedì è salito ai valori massimi dell’ultimo anno contro il dollaro. Il Real più forte scoraggia le vendite all’esportazione da parte dei produttori di caffè brasiliani.
La ristrettezza delle forniture di caffè robusta ha un effetto rialzista sui prezzi. Venerdì scorso, il dipartimento generale delle dogane del Vietnam ha riferito che le esportazioni di caffè del Vietnam (primo produttore di caffè robusta) a maggio sono diminuite del -8,5% a 149.667 tonnellate. Inoltre, le esportazioni di caffè del Vietnam da gennaio a maggio sono diminuite del -3,9% su base annua a 866.121 tonnellate. Inoltre, il Foreign Agricultural Service dell’USDA ha lanciato una previsione il 22 maggio che la produzione indonesiana (terzo produttore mondiale di caffè robusta) di robusta nel 2023/24 sarebbe scesa del -20% su base annua a 8,4 milioni di sacchi, dopo che le piogge eccessive hanno ostacolato l’impollinazione degli alberi.

Annunciato l’evento meteorologico El Nino, che potrebbe ridurre la produzione globale di caffè.
Il Centro di previsione climatica degli Stati Uniti ha dichiarato giovedì scorso che le temperature della superficie del mare nell’Oceano Pacifico equatoriale sono aumentate di 0,5 °C al di sopra del normale e che le dinamiche del vento sono cambiate al punto da incontrare i parametri perché si verifichi di El Nino. Il modello El Nino in genere porta forti piogge in Brasile e siccità in India, con un impatto negativo sulla produzione di caffè.
Il ritmo del raccolto di caffè in Brasile è aumentato, il che aumenta l’offerta di caffè con un effetto ribassista per i prezzi. Cooxupe, princiaple cooperativa di esportazione di caffè brasiliano, ha riferito che al 9 giugno il raccolto di caffè è stato completato al 17,1%, un incremento del 9,6% nello stesso periodo dell’anno scorso. Le condizioni meteorologiche favorevoli in Brasile dovrebbero accelerare il ritmo della raccolta del caffè del Paese. Somar Meteorologia ha riferito lunedì che la regione brasiliana del Minas Gerais (una delle più importanti a livello produttivo, rappresentando circa il 30% del raccolto di arabica del Brasile) ha ricevuto 0,2 mm di pioggia nella settimana terminata l’11 giugno, ovvero il 2% della media storica.
Altro fattore ribassista, è rappresentato dal rapporto annuale di mercoledì scorso del FAS dell’USDA, che prevede che la produzione di caffè arabica del Brasile nel 2023/24 possa salire del +12% su base annua a 44,7 milioni di sacchi. L’USDA ha affermato che la maggior parte delle aree di produzione del caffè si trova nell’anno di ciclo produttivo biennale negativo e che i volumi delle precipitazioni sono stati per lo più favorevoli in tutte le regioni produttive.

I numeri del mercato
Le forniture globali di caffè si sono ristrette, dopo che l’Organizzazione internazionale del caffè (ICO) ha riferito il 4 maggio che le esportazioni globali di caffè 2022/23 durante il periodo ottobre-marzo sono diminuite del -6,4% su base annua a 62,295 milioni di sacchi. Inoltre, Cecafe ha riferito martedì che le esportazioni brasiliane di caffè verde a maggio sono diminuite del -20% su base annua a 2,12 milioni di sacchi. Al contrario, le esportazioni di caffè dell’Honduras, principale esportatore di arabica dell’America centrale, a maggio sono aumentate del +79% su base annua a 1,2 milioni di sacchi.
Sul fronte ribassista per quanto riguarda l’arabica da rilevare ancora la proiezione del FAS dell’USDA del 22 maggio secondo cui la produzione di caffè della Colombia, secondo produttore mondiale di arabica, nel 2023/24 sarebbe salita del +2% a 11,6 milioni di sacchi.
Un fattore ribassista per il caffè robusta risulta ancora la proiezione del FAS dell’USDA del 18 maggio secondo cui la produzione di caffè del Vietnam nel 2023/24 possa salire del +5% a 31,3 milioni di sacchi. Altro fattore negativo è un aumento delle scorte di caffè robusta monitorate dall’ICE il 24 maggio al massimo da più di 5 mesi.
L’Arabica gode inoltre del supporto di rilfesso dal 18 maggio, quando Conab ha ridotto la stima del raccolto di caffè in Brasile per il 2023 a 54,7 milioni di sacchi dai 54,9 milioni di sacchi previsti a gennaio.
La Robusta gode invece del supporto proveniente dalle preoccupazioni sull’offerta globale dopo che Volcafe ha previsto che il mercato globale di Robusta 2023/24 potrebbe subire un deficit record di 5,6 milioni di sacchi. Inoltre, l’Associazione degli esportatori e delle industrie indonesiane di caffè ha affermato che l’Indonesia vedrebbe la sua produzione di caffè nel 2023 diminuire del -20% su base annua a 9,6 milioni di sacchi a causa dei danni causati dalle precipitazioni eccessive nelle sue regioni di produzione.
L’Organizzazione internazionale del caffè (ICO) prevede che il deficit globale del mercato del caffè 2022/23 aumenterà a -7,3 milioni di sacchi rispetto alla perdita di -7,1 milioni di sacchi nel 2021/22. L’ICO prevede che la produzione globale di caffè nel 2022/23 aumenterà del +1,7% su base annua a 171,27 milioni di sacchi e che il consumo globale di caffè nel 2022/23 aumenterà sempre del +1,7% su base annua per un totale 178,53 milioni di sacchi.
L’USDA, nel suo rapporto semestrale pubblicato il 23 dicembre, aveva tagliato la stima della produzione globale di caffè per il 2022/23 del -1,3% a 172,8 milioni di sacchi rispetto a quanto stimato a giugno di (175,0 milioni di sacchi). Inoltre, l’USDA ha ridotto la sua stima delle scorte finali di caffè globali per il 2022/23 del -1,7% a 34,1 milioni di sacchi dalla stima di giugno di 34,7 milioni di sacchi. Nel frattempo, il Foreign Agriculture Service (FAS) dell’USDA il 22 novembre ha tagliato le sue previsioni sulla produzione di caffè in Brasile per il 2022/23 del -2,6% a 62,6 milioni di sacchi da una stima precedente di 64,3 milioni di sacchi. Quest’anno avrebbe dovuto essere l’anno più produttivo, ma la produzione di caffè è stata ridotta a causa della siccità.
fonte: Barchart