Attualità

Keber, i sarti della macinatura

L'azienda, con alle spalle 40 anni di storia, si presenta alla stampa di settore con un'immagine rinnovata e nuovi progetti ambiziosi

Dolo (VE) – Da 40 anni punto di riferimento nell’industria del caffè per la produzione di macine in acciaio, l’azienda Keber ha incontrato nella propria sede i giornalisti della stampa di settore, assieme al Gruppo Cimbali, che dal 2019 ha acquisito l’azienda veneziana.


Christian Biscontin, direttore operativo del Gruppo Cimbali e amministratore delegato di Keber srl, presenta l’azienda illustrandone i punti di forza e ciò che l’ha resa, a 40 anni dalla fondazione, leader nel settore della produzione e progettazione di macine high-end per numerosi marchi di macinacaffè in tutto il mondo. Un’evoluzione iniziata con passione dal suo fondatore Maurizio Keber, scomparso molto giovane 5 anni fa, partendo, come spesso succede per molte aziende di famiglia, dal garage di casa. Da lì il passaggio al primo magazzino di 300mq fino alla sede produttiva attuale a Dolo di 4000mq. Una crescita nei numeri che ha tenuto fede dei principi fondanti: passione, metodo e unicità.

La produzione oggi può fare affidamento su un centinaio di macchine di lavorazione, molte di queste volute e progettate dallo stesso Maurizio Keber. Questo permette all’azienda di poter lavorare su diversi progetti in contemporanea e mantenere allo stesso tempo l’idea di sartorialità, ovvero mantenere unico ogni oggetto di lavorazione. Unicità e innovazione possono fare affidamento su degli investimenti continui nel tempo, che per ogni anno si sono attestati tra il 10 e 15% del fatturato. Questo quindi il vero segreto che in pochi anni ha permesso di ottenere crescita, consolidamento e sviluppo continuo.

da sinistra Marta Kokosar, Andrea Fadel e Christian Biscontin


Cosa fa una macina?

La macina all’interno di una macinacaffè è il vero cuore pulsante della macchina. Da questa dipendono infatti un determinata granulometria, una determinata produttività e costanza che possano conferire un risultato in tazza ben preciso. Rispetto alle numerose ricerche in ambito sensoriale o a quelle rivolte a specifici sistemi di estrazione o ancora alla shelf life del prodotto finale, per quel riguarda il macinato non esiste una gran letteratura a livello scientifico fino ad ora. Questo nel tempo ha fatto sì che si generassero alcuni luoghi comuni legati alla tipologia di macine e alla correlazione che esiste tra granulometria, geometria delle macine e risultato in tazza finale. In quest’ottica nasce all’interno dell’azienda Keber un semplice quanto sofisticato Coffeelab in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza del cliente finale. Ecco che un oggetto di lavorazione meccanica diventa un elemento unico quanto indispensabile per ottenere un determinato risultato in tazza.


Il Coffeelab interno all’azienda


I numeri dell’azienda

Andrea Fadel, responsabile commerciale, ha sviscerato i numeri complessivi dell’azienda che la hanno portata al successo attuale: 100 sono i clienti e 1.000.000 le macine prodotte ogni anno, ovvero circa 4000 macine al giorno. Più di 500 le varianti attuali, tra piane e coniche (con una distribuzione attuale che vede il 70% delle prime e 30% delle seconde), con una clientela globale divisa per il 60% del fatturato in Italia e il restante 40% nei Paesi esteri, spaziando dalla grande industria di torrefazione, passando per il mercato domestico fico ai mercati più di nicchia degli specialty includendo i macinatori manuali. Per il futuro prossimo l’azienda prevede di proseguire nel suo processo di ammodernamento e digitalizzazione, investendo allo stesso tempo sulle fonti rinnovabili quale principale sorgente di energia e sviluppando ulteriormente la qualità dei propri processi produttivi attraverso l’ottenimento delle certificazioni ISO specifiche.




Restyling grafico e nuovo sito web

Marta Kokosar, direttrice della comunicazione per il Gruppo Cimbali, ha quindi svelato il nuovo marchio con un rinnovamento anche nello stile comunicativo e un nuovo sito web fresco di lancio.


Dalla teoria alla pratica


In chiusura Filippo Mazzoni, coffee specialist del Gruppo Cimbali, che segue da vicino gli ultimi sviluppi tecnologici da quando Keber è entrata all’interno del gruppo, ha condotto un breve Coffee Experience con delle prove sensoriali su macine con diversi risultati in termini di granulometria per poter valutare l’impatto reale in tazza.


Filippo Mazzoni durante la Coffee Experience