Aria di primavera

Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia dal suo letargo invernale e comincia a mostrare nuovi colori e profumi. In un modo simile, il settore del caffè specialty in Italia sta provando a rinascere, mostrando vitalità e freschezza.

Caffè e brioche? Una tradizione da recuperare

La colazione al bar, quella tipica italiana, è un rito che si ripete quotidianamente da diversi secoli. Si dice tuttavia che le origini di questa abitudine non siano del tutto nostrane, ma si debbano piuttosto ricollegare alla tradizione austriaca e francese. Gli italiani hanno saputo renderla propria con la diffusione delle prime macchine espresso nei primi anni del ‘900 e una tradizione dolciaria da far invidia al mondo.

Non è un Paese per baristi

Inutile nascondersi, trovare un caffè espresso degno di tale nome è diventato sempre più difficile. Perché tutto questo?

Non sparate sul barista

Spesso bistrattato e poco valutato, il ruolo del barista è invece di primaria importanza per l’intero settore. Almeno quanto lo è il produttore in un Paese d’origine.

Esco o Unesco?

A due settimane dalla bocciatura della candidatura dell’espresso italiano come patrimonio immateriale dell’Unesco, cerchiamo di capire non tanto i motivi di questa piccola sconfitta, ma piuttosto cosa voglia dire considerare un patrimonio da preservare, un rituale giornaliero come quello del consumo dell’espresso.

And the winners are…espresso e cappuccino!!

In una settimana caratterizzata dalla celebrazione di queste due tipicità italiane riprese anche su queste pagine, dove l’espresso ha festeggiato il suo primo anniversario e il cappuccino la certificazione della sua ricetta, non potevo non dedicarne l’approfondimento mensile.

Il barista è il vero elemento di innovazione

Negli anni 90 quando si trattava l’argomento espresso si seguiva la regola delle 5 M, che per quel determinato periodo andava bene in quanto il percorso di conoscenza in materia era ancora ai suoi esordi.